
di Imma Carrozza
Genere: Romanzo rosa
Pagine: 600
Trama:
La vita è la continua ricerca di sé stessi, lo sa bene Linda Everson che, nonostante la sua giovane età si è già persa e ritrovata diverse volte. L’ultima a causa di una traumatica esperienza che l’ha scossa nella profonda intimità della sua anima e che l’ha spinta a cambiare completamente vita. Lasciata Miami, si trasferisce a New York inseguendo un sogno che per tanto tempo ha messo da parte. Christopher Sellers è giovane e intraprendente, a capo della Sellers Motors, un’azienda di successo di cui ha preso le redini dopo la morte misteriosa del fratello maggiore. All’apparenza superficiale e freddo, nasconde dentro di sé paure e fragilità che riesce a mettere a tácere solo grazie al brivido delle corse automobilistiche che tanto ama. Saprà il destino fare il suo gioco e far trovare queste due anime spezzate, illuminate dalla magia delle luci della città che non dorme mai?
Estratto:
Rimango in silenzio per un lungo momento, le braccia molli ricadono lungo i miei fianchi, continuo a piangere, pur non avendo più le forze. Lui mi tiene stretta a sé, mi sorregge senza dire una parola e non so dire se stia piangendo, ma lo sento digrignare i denti, segno che è incazzato nero per quello che ha sentito. Sicuramente non è stato facile ascoltare le mie parole, spero solo non mi giudichi e non scappi da me. In questo momento ho solo paura di un suo rifiuto. Non provo vergogna per quello che mi è successo, nessuno dovrebbe provarla. Purtroppo noi donne tendiamo a perdonare regalando opportunità a persone che realmente non se le meritano. Forse dovremmo essere più coraggiose e avere più fiducia in noi stesse e reagire prima che sia troppo tardi. Uno schiaffo non è amore, un’offesa gratuita non è un complimento. Chi ti rende debole cercando di cambiarti non ti ama, chi ti aggredisce per poi scusarsi facendoti credere che la colpa comunque è tua, non prova amore per te e tu non dovresti dargli niente di te, perché quella persona, in verità , sta covando dentro qualcosa di diabolico che alla fine sfocerà in odio e tu sarai la vittima di quell’odio. Tra le braccia di Christopher sfogo le angosce e le paure che mi sono tenuta dentro per anni. È sfiancante, ma quando le lacrime smettono di venire fuori, mi rendo subito conto che mi sento come il mare dopo una tempesta: il peggio è passato, la calma sta riconquistando il suo posto. Non sono più prigioniera di quel nodo allo stomaco che per tanto tempo mi ha fatto compagnia. Mi volto verso la statua della libertà , ormai lontana, e sorrido.