“La Befana vien dal nord”
di Emanuela Molaschi
Data pubblicazione: 14 febbraio 2022
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Trama: Può innamorarsi anche la Befana? Può vivere incredibili avventure senza la magia? Può essere che la vera magia sia la speranza? Perché dove c’è il coraggio c’è la forza, dove c’è la forza c’è la sicurezza, dove c’è la sicurezza si crede e dove si crede, l’impossibile passato, diventa il possibile presente e quindi il possibile futuro. Tutto questo nasce dalla speranza.
Laura è una fibromialgica che attende la propria medicina. E’ stata creata da turchi e irlandesi. Quando scopre che Hakan l’ha rubata per indispettire uno degli scienziati, Laura si mette alla ricerca della Medicina assieme a Chris, un haker, il derubato Ferit e Bella, una italo turca. Alla fine del racconto chi sarà la nuova Befana? Di chi si innamorerà ? Le ragazze, infatti, conosceranno anche Osman, un ragazzo molto gentile..
Estratto: Christopher però ricorda sua madre e la luce che aveva visto. Persino la lettera, ora, sembra essere reale. Tutto si incastra perfettamente. Si sforza di far tornare alla mente le parole precise: quando la forza della disperazione troverai, vita e amore avrai. Coperta o scoperta ti darà quello che da sempre il tuo cuore desiderava e domani desidererà . Non è vecchia carampana, guarda con affetto a quella che voi chiamate…. vecchia…. ​Non completa la frase e guarda il biglietto. ​-Incredibile.- Pensa. ​Non ha il coraggio di dire nulla. ​Eppure la storia di Laura la conosce: ha dato tanto, troppo e si è svuotata, ma è stata amata nel momento peggiore della vita e da lì ha avuto forza. Si sentiva vecchia dentro e diversa da ogni generazione. La malattia le dava forti dolori e cambiamenti fisici che le impedivano molto, come se fosse davvero anziana. Amava volare e… fare regali. ​Se a voi adulti sembra incredibile e scontato, chiedete ai vostri bambini, che cosa è stato. Non più topini, ma aiutanti umani adesso ha, la giovane donna che ha più di un’età . Non giudicare il libro dalla copertina e il detentore di possibile e impossibile se sembra magia. Dopo la prima cura, il suo cervello capì quale era il compito da prendere in mano da lì. Il lavoro perfetto da fare sempre e comunque ed essere amata, anche se nel buio in una sola nottata. ​Non ci credete o non lo sapete? Bambini ai vostri adulti rispondete: chi è la vecchia che sempre così non è, che non ha magia ma speranze degli altri su di sè. La più giudicata, ma sempre arrivata, lavoratrice seppur pensionata? Lavora di notte, col buio va e quando è giorno regali ti lascia là ? Non è grana, non si chiama Ana, con il suo lavoro solo viene nominata. Cara vecchina o dolce ragazzina. In una sera e in una mattina la chiami sempre: viva viva la Befana. ​Caro lettore, il possibile e l’impossibile sono le speranze infrante e ricostruite e no, non è vero che se sei malato sei vecchio brutto e cattivo. ​Non c’è di mezzo la magia. ​La speranza fa miracoli, se solo la sai usare. ​Il ruolo dato a Laura come unico lavoro a lei possibile, non è una offesa. Mai giudicare un libro dalla copertina, te l’ho già  detto. Come vedi ha saputo regalare molto ai suoi amici che le hanno donato una cura. ​Hakan è diventato il suo più fidato aiutante, quello che secondo le leggende è l’uccello che sta accanto alla Befana. ​Osman, Bella e Christopher lavorano anch’essi con la loro amata amica per la gioia dei bambini. ​Bella si occupa di preparare regali alle famiglie più difficili, dove magari la mamma e i bambini sono maltrattati. Non c’è molto nella calza, ma è sempre molto pesante. Perché? Prepara loro una grande dose di speranza possibile e futuro. Essi riceveranno stimoli esterni, grazie alla speranza, che potranno cogliere per fuggire dalla loro situazione. ​Anche Christopher prepara per i ragazzi difficili e non amati, molta speranza impedirà  loro di finire in brutti giri. ​Osman dona speranza a chi, ormai grande, non riesce a trovare l’amore anche se molto buono. ​E Laura? Qual è la sua specialità da nuova Befana? Mette, oltre ai regali, sia un po’ di possibile e futuro che un po’ di impossibile e passato a chi è triste e solo, magari anche malato con fibromialgia o cose simili. Servirà per ricordare com’era il passato e come è il futuro. Il male può sempre essere sconfitto con una grande arma: la speranza.
Biografia: Vive a Lodi. Nata a Sant’Angelo Lodigiano. È ipovedente e fibromialgica. È Youtuber con pseudonimo. Ha avuto quattro borse di studio per merito. Ha studiato canto e teatro. Studia coaching.