“Murphy”
Phoenix Series 4
di Simona Diodovich
Genere: Romantic suspense/Military romance
Editore: Self Publishing
Pagine: 173 pagine
Giorno di pubblicazione: 15 febbraio
Trama:
Murphy Watney si nasconde a San Antonio, in Texas.
È a casa di suo zio John, solo perché nessuno può collegarlo alla sua vita precedente.
È diventato un cacciatore di taglie e quello che fa gli piace un sacco. Come tutti, crede di essere il solo sopravvissuto, finché il governatore Williams non arriva a chiedere il suo aiuto.
Quell’uomo è una di quelle anime eccezionali che ha salvato lui, a quanto sembra, ma anche gli altri navy seal e ora è in pericolo: perché gli danno la caccia per scoprire l’ubicazione degli altri seal nascosti nel mondo.
Il governatore non chiede aiuto per sé, ma per la figlia Alana. Il compito di Murphy sarà quello di proteggere lei, per non far cedere il governatore, sapendola in pericolo.
“Sono Alana Williams, la mia vita è semplice, feste, riviste patinate che mostrano quanto sono bella ed eccezionalmente portata per questa vita. Questo ragazzo è odioso e non lo sopporto”
È possibile che fosse completamente affascinata, nonostante lo odiasse? La irritava parecchio, ma non poteva fare a meno di averlo vicino.
“Sono Murphy Watney, sono il novellino dei seal, sono stato meno tempo con loro, ma sono in ogni caso la mia famiglia, oltre a quella di zio John che mi ha accolto quando non riuscivo nemmeno a camminare. Il mio compito è proteggere questa ragazza che va in giro con abiti succinti, trucco che
sembra una maschera ed è per altro capricciosissima e urla come una scimmia.”
Eppure, nonostante tutto, sotto quella maschera si nascondeva un’anima bella. Bisognava solo scovarla e capirla, per poi restarne completamente affascinato.
Sette giorni in giro per il Texas, nella speranza di fuggire dai killer.
Una ragazza capricciosa. Quattro killer dietro di loro. Una scimmia urlatrice che rompeva i timpani.
Bentornati tra i Phoenix.
Frasi:
Entrò nella camera da letto e vide Murphy di spalle, cercava di vestirsi da solo. Tutta la schiena, e la gamba, erano tagliuzzate in tantissimi punti. Ogni ferita era una cicatrice sul suo corpo.
Non erano taglietti che nel tempo svanivano. Erano una mappa di incisioni profonde, che restavano per sempre.