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Le interviste di Writing in Pink! L’ospite di oggi è… Emanuela Molaschi

Ben trovate, lettrici di WiP!
Quest’oggi è ospite del blog l’autrice Emanuela Molaschi.

Salve, Emanuela e benvenuta su Writing in Pink!

Raccontaci qualcosa di te…
“Il bambino comprende che il modo degli adulti è fatto di aspettative e solo soddisfacendole può ottenere l’amore desiderato. Ho imparato a dare pace e amore fuori, a quelli che per me erano importanti. Non importava se mi trattassero male. Se gli volevo bene, lo facevo. Sono però arrivata ad un punto in cui dopo aver subito ripetutamente ingiustizie (aggressioni verbali o fisiche), per difendermi ho creato una corazza. Essendo una persona potenzialmente pacifica, essa comprendeva il mio mondo di musica e libri, desideri di avere una vita migliore, oltre la malattia, il dolore e la solitudine. Sì, la mia vita non è mai stata facile, anche se agli altri appariva sempre bella e luminosa. Ho dovuto quindi proteggermi, così da adulta proteggo ” il bambino interiore” da attacchi esterni. L’amore è dentro, oltre la corazza, oltre a tutto, nel profondo, per questo chi arriva a conoscere certe cose di me è privilegiato, lo sto mettendo in contatto col me interiore, il bambino che cercava e cerca amore. E’ una presentazione da Coaching, ma è quello che studio e, visto il contenuto del libro e le prossime domande, ho pensato di introdurvi subito in alcuni concetti. Tratti della mia personalità aggiunti anche se non del mio enneatipo (tipo di personalità) e quelli di esso più l’ala, ovvero la personalità vicina a cui fai più riferimento come caratteristiche sono: .
• Seguo le regole anche a discapito delle mie esigenze;
• Ho ideali di perfezione ad ogni costo, o almeno ci provo perché la perfezione è solo divina;
• Somatizzo molto stati negativi, esplodo se qualcuno colpisce i miei valori;
• Giusta, leale, nata per la giustizia e per far seguire le regole;
• Empatica;
• Protettiva a tempo indeterminato con chi finisce sotto la mia ala per qualsiasi motivo;
• Mi so adattare a qualsiasi situazione e qualsiasi interlocutore;
• Amo la pace e l’amore in tutte le sue forme;
• Incorporo in me i bisogni delle persone amate;
• Tendo a mettere sul piedistallo l’altro. Allo stesso tempo accade anche che nasca una fusione con la persona amata, cercando di realizzare i suoi bisogni. Sto imparando che però c’è un limite e sono molto migliorata in questo. Compagna leale. Chi amo (anche amici e famigliari) viene integrato nel mio cuore, riuscendo ad accedere al “bambino interiore”. Protettiva e sicura, questa solo all’apparenza in certi casi, capita che mi mostri sicura per gli altri, ma che io non lo sia. Sono convinta di esserlo, magari, ma nel mio cuore non è così. Quando c’è paura, parte la corazza.
Tranquilli, so essere anche allegra, divertente, creativa e ho fatto tanto per fare felici le persone e rallegrarle, anche per questo non mi hanno compresa. Il dolore che ho dentro non sempre si vede. Io ero la bambina che entrava a scuola cantando, alle elementari.
Chi legge i miei libri riesce a penetrare nella corazza, perché è lì che io incomincio a cedere. Nelle poesie e canzoni ancora di più, per questo e altri motivi, sono più restia a pubblicarle.”

Come e quando è nato il tuo amore per la scrittura?
“Come detto sopra sono cresciuta a musica e libri. Sono nata così, in pratica.”

Qual è il genere letterario dei tuoi libri?
“Dipende. Adesso nascono un sacco di generi nuovi, ma io non mi preoccupo spesso di questo. Scrivo quello che sento.”

Di cosa tratta il tuo ultimo libro?
La Befana vien dal Nord.
Può innamorarsi anche la Befana? Può vivere incredibili avventure senza la magia? Può essere che la vera magia sia la speranza? Perché dove c’è il coraggio c’è la forza, dove c’è la forza c’è la sicurezza, dove c’è la sicurezza si crede e dove si crede, l’impossibile passato, diventa il possibile presente e quindi il possibile futuro. Tutto questo nasce dalla speranza.
Laura è una giovane fibromialgica che spera di ricevere la sua medicina a breve. È stata infatti inventata grazie alla collaborazione tra Turchia e Irlanda.
Hakan, però, un nemico del laboratorio turco Kaya, dove viene conservata la medicina, riesce ad intrufolarsi nella struttura e a rubarla. È molto felice perché potrà avere la meglio sul suo ex compagno di classe, ora erede dell’azienda.
Laura, dalla sintomatologia varia e dolorosa oltre che insolita, decide di contattare, tramite i social, l’erede dei Kaya, per convincerlo a darle una mano nella ricerca e recupero della Fibronormal, la medicina rubata. Inizialmente il giovane uomo non è convinto, ma poi si lascia convincere perché scopre l’utilità degli studi di Laura.

La giovane donna studia coaching e padroneggia l’enneagramma. Questo strumento individua le personalità delle persone e permette, a chi lo conosce, di sapere come rapportarsi con esse. Lo scienziato vuole che lei utilizzi tecniche specifiche e l’enneagramma per capire Hakan e i suoi complici per poi farli confessare. Inizialmente, Laura non vuole saperne nulla. Non è bene fare ciò e in oltre non è così semplice e immediato. Lo scienziato però insiste e riesce a convincerla. A differenza della figlia, i genitori, anch’essi malati ma non viene rivelato mai di cosa, non accettano la collaborazione. Laura, riesce a fuggire di notte. Lascia una lettera di scuse ai suoi. Sull’aereo privato di Ferit, Laura fa la conoscenza telefonica di uno dei collaboratori dell’altro laboratorio di ricerca: Chris O’Relly. Egli è un italo irlandese per parte di madre e sa l’italiano. Tra i due si instaura un rapporto molto più semplice ed emotivo rispetto a quello tra la ragazza e Ferit. Il turco la fa parlare con quello che ora è diventato il suo hacker, perchè tra lui e Christopher detto Chris, ai vecchi tempi Kit, non corre buon sangue. L’hacker scopre che Hakan si dirige a Cogne. Laura, inaspettatamente , scopre chi è il compratore e perché la vendita della medicina è stata rinviata. Pare, infatti, che una italo turca di nome Bella, sia in fuga dal suo compagno Can. Dove è scomparsa la ragazza? A Cogne anche lei.
Le ragazze riusciranno a incontrarsi e attuare un piano per recuperare la medicina.
Chi sarà la nuova Befana: la malata o la fuggiasca?
Alla fine della battaglia per recuperare la Fibronormal, la Befana conoscerà Osman, un giovane bello e premuroso che le farà battere il cuore, esattamente come Christopher. Chi sceglierà la Befana?
Il bello è qui. Gioca con La Befana e scopri con 3 domande di chi si innamorerà. Leggi la risposta e scopri come tu fai finire il libro.

Altre info:
Emanuela Molaschi scrive una storia breve con una tecnica diversa dal solito. Tutto nasce da una storia durante una notte terribile e la canzone The Square root of possible di Jingle Jangle. La storia gira attorno ad essa, perché per l’autrice rappresenta la speranza. La speranza è fondamentale nel racconto ed è uno dei personaggi. Esistono due tipi di speranza, per l’autrice. Solo una è quella vera che va seguita. Simboli e valori nascosti nella storia, rimandano ad altri SANI E FONDAMENTALI PER LA VITA DELL’UOMO, ad esempio IL PERDONO, LA REDENZIONE E L’AMORE IN TUTTE LE SUE FORME.
Il vero amore è quello che va a tutti e può cambiare il mondo.
Gruppo fan La Befana vien dal nord: Laura Befana – https://www.facebook.com/profile.php?id=100010886028389

Dove possiamo trovarlo?
“Il libro si trova su Amazon, attualmente. Il link è: https://www.amazon.it/dp/B09SGFK3MS/
Potete richiedere una copia anche a me (compresa in versione Pdf con copertina), scrivendo a : https://www.facebook.com/emanuela.resinafont.1

Scegli tre aggettivi per descrivere la tua protagonista… e spiegaci la ragione di questa scelta.
“Testarda, coraggiosa, dal gran cuore.
Laura è testarda perché vuole raggiungere il suo obiettivo per tornare alla vita di prima. Nonostante la malattia riesce a trovare un modo per contattare Ferit e convincerlo dell’utilità di una fibromialgica in un piano pericoloso. E’ coraggiosa per gli stessi motivi e perché accetta i rischi di un’avventura più grande di lei. Affronterà la paura di perdere tutto ciò che le è caro: l’affetto dei genitori e la medicina. Lotterà contro un uomo pericoloso….
Ha un gran cuore perché riesce a comprendere e perdonare le anime spezzate dalla vita. Grazie all’amore che dà loro, esse si reintegrano nella società agendo in modo per loro incredibile.”

Scegli tre aggettivi per descrivere il tuo protagonista… e spiegaci la ragione di questa scelta.
“C’è una coralità per i maschi, ma potrei provare a dare descrizione delle caratteristiche dei tre ragazzi. Ferit da delusioni della vita, preoccupazioni o tradimenti. Bisognosi d’affetto da parte di amici, amore e famiglia. Pur essendo molto belli, giovani e con una posizione buona o per la famiglia o capacità acquisite, ogni protagonista ha queste necessità interiori che lo spinge ad agire.”

Dove è ambientato il tuo libro? C’è un motivo dietro tale location?
“E’ ambientato a Lodi e Cogne, le città dove ho passato la mia vita.”

Il tuo libro è ambientato in un periodo dell’anno in particolare?
“Natale ed Epifania. Durante il periodo delle feste in pratica. Il fulcro, ovviamente è l’Epifania. Del Natale se ne parla dicendo che è alle porte o è appena passato.”

Di recente hai ripubblicato un tuo vecchio libro “L’Italiana che salvò il mondo”, puoi accennarci la trama?

Dopo 10 anni, una giovane italiana è nuovamente ospitata da ricchi irlandesi. Tra invidie e vecchi rancori, la ragazza scoprirà un piano pericoloso per tutta l’umanità.

Questo è molto poco, i temi fondamentali sono parecchi e ben nascosti, ma solo chi segue il gruppo fan o ha visto l’intervista, ha potuto approfondire.

Nella trama riportata su Amazon, ho notato una parte in cui spieghi che l’idea del libro è nata nel 2020, proprio durante il primo lockdown. Come hai vissuto quel periodo come autrice? 

Non ho scritto cose che ho pubblicato, ma ho scritto. C’è un raccontino inedito scritto su carta, ambientato nei giorni prima che iniziasse.   Ho scritto dopo, da prima del secondo.  Durante il primo ho scritto dei giochi per la mia famiglia, ovviamente in versione librosa. Ho anche disegnato molto.  Poi ho incontrato su Messenger una ragazza e vi giuro, ogni giorno, mi mettevo a scrivere con lei strane fan fiction su alcuni personaggi che ci piacevano.  E’ stata lei ad iniziare perché mi mandava delle cose che mi facevano ridere e da lì’ ci siamo liberate. Quelle storie resteranno inedite. Sono troppo personali.  Ero io la protagonista femminile. Mi faceva vivere avventure al limite dell’assurdo, ma ero proprio io. Così le piaceva ed ho fatto. Io sono nata per gli altri. Devo sempre stare attenta che non mi deludano, come poi è successo, ma questa è un’altra storia.

 

 

Qualche domanda fa, hai affermato di essere molto legata a uno dei personaggi di questo libro: “Kit”. Ce ne vuoi parlare?

Christopher o Kit, è stato creato come un enneatipo 7 (ricordate il discorso delle personalità di cui sopra). Solo Lea riuscirà ad aiutarlo e comprenderlo. L’8 è una personalità vicina al 7.  Sul gruppo fan dedicato a L’italiana che salvò il mondo e a La scuola del falco perché se no c’erano troppi gruppi, ho fatto un’intervista impossibile al personaggio così da scoprire, alla fine, la sua personalità.

Gruppo fan: https://www.facebook.com/tina.goldstain.3

La sua nascita avviene nel 2011, ma ha vera vita e più pubblicazioni da L’italiana che salvò il mondo in avanti. Ci sono due versioni di lui, una più dolce in La Befana vien dal Nord e un’altra più frizzante ne L’italiana che salvò il mondo. L’intervista è dedicata a quella versione.  Non racconterò tutta la storia che c’è dietro, ci ho provato in mille modi, ma la risposta è troppo lunga e piena di concetti, quindi devo accorciarla. Kit è un’anima fragile, persa, sempre a causa dei genitori e di una delle sorelle. Solo un’altra anima ferita come le ragazze con la L (Lea e Laura) possono capirlo. Ogni avventura vissuta da Kit permette di imparare molto sulla bontà delle anime spezzate e su come sia importante capirle e salvarle. Queste, infatti, sono capaci di amore infinito.

Ho potuto spiegare meglio tutto ne La Befana vien dal Nord, perché avevo già due anni di corso da coach alle spalle. Ne L’italiana che salvò il mondo ho solo avuto la possibilità di descrivere quello che provavo. Rileggendo, come dico in un’intervista, il Kit de L’italiana che salvò il mondo ha dei tratti di una persona che era innamorata di me e mi faceva arrabbiare per i suoi modi.  Non ci capivamo, come i protagonisti del libro.  E’ stato un bel ricordo.  Quel ragazzo è uno dei miei ricordi più belli della scuola migliore che ho frequentato: le medie. Non vado oltre.

Il Christophe de La Befana vien dal Nord, è più morbido, è già nella fase di riscatto e vuole solo la libertà e l’amore che ha sempre desiderato: “L’isola felice” che sua mamma gli aveva mostrato.  L’infanzia è il rifugio del giovane che, inizialmente non vuole più essere chiamato Kit, legame col suo passato.

Anche questa versione di Kit è molto importante per me. Rappresenta chi si schiera dalla mia parte sempre e comunque con stima e affetto: l’amico, l’amore o il parente perfetto.

 

Il libro tratta di un problema che ti tocca da vicino e controllando le tue pubblicazioni, non è la prima volta che ne narri. C’è qualcosa che ti senti di dire alle ragazze/donne che si trovano in difficoltà per colpa della Fibromialgia?

E’ una parte di voi legata a qualcosa che ha creato qualcun altro. Non siete state voi in nessun caso a volerla, ma dentro qualcosa di chimico o spirituale, a seconda dei casi che la scatenano, è partito alla ricerca di questa cosa. Non è sempre facile accettarla perché, se leggete ovunque, vi renderete conto che può colpire in qualsiasi posto e potrebbe non smettere mai di farlo. Tuttavia, l’unico modo per vincerla è la lotta, non la resa. Se vi arrendete ad essa, vincerà. Accettare sì, ma con la voglia di suonargliele.  Fate tutto quello che potete per combatterla, quello che vi può piacere. Non siete obbligate a fare ginnastica, se non vi piace, non è vero che se non la fate non tornerete al vostro peso o non avrete mai meno dolore.  Le lunghe camminate nei luoghi che vi piacciono sono perfette, fatele frequentemente e vi aiuteranno.

Sono particolarmente vicina a quelle persone che erano belle, magre come un chiodo e che poi si sono GONFIATE. Non tutte torneranno come prima, questo è da sapere, sono riuscita a parlare con poche che accettano di raccontarlo. Continuare con uno stile di vita sano è importante, vi manterrà in forma il più possibile, anche se sarete un po’ più in carne, all’apparenza. Siate consce che siete SOLO gonfie e che il peso aumenta per quello.  Se potete cercate di evitare gli stress e ciò che vi provoca dolore.  Anche se c’è una componente genetica, secondo recenti studi, come detto dal Dott. Notaro ad Elisir, stress e traumi fanno male. Tagliate ciò che vi fa star male. E’ vero che io sono per ricostruire, mantenere e chiarire, ma se la cosa è grave e crea danni, allora tagliare e andarsene nel più perfetto insegnamento da coach classico.  Date importanza a voi stesse quindi. Non permettete mai di farvi insultare perché vi vedono grasse anche se non lo siete.  Non fatevi dire che siete inutili, neanche se aveste una forma grave come la mia o di quel ragazzo che ha parlato in TV tempo fa.  Voi siete voi e, se per essere voi stesse dovete stare sole in modo da stare meglio fatelo.

Lo stare sole viene detto anche a quelle che hanno molti più dolori e sono magre.  Stare sole non è negativo, qui. Lo dicono molti testi e giornali che se ne occupano. Anche alcune testimonianze sui social o affermano. Non spaventatevi, vi spiego il perché. Forse vi sarete accorte che non vi capiscono, credono e che pretendono da voi cose che vi sono diventate troppo pesanti. Loro credono di darvi una mano, ma non è così. L’unico modo per aiutarvi è ascoltare quello che voi avete e agire davvero di conseguenza.  Avevo letto un articolo, molto tempo fa, di una signora straniera che spiegava i sì e i no della fibromialgia. Quello è n prospettino per gli altri. Diceva anche che noi siamo quelli del troppo: troppo rumoroso, luminoso, pesante, odoroso ecc.   Se doveste mai ritrovare quell’articolo stampatelo e tenetelo con voi, vi servirà.  Ogni giorno, per voi stesse, cercate di ricordare quello che avete fatto di buono.  Il mio desiderio è di poter aiutare col mio studio di coaching sia i malati gravi di altre patologie sia noi fibromialgiche in difficoltà.  Adesso posso solo fare pratica gratuita perchè non ho tutte le certificazioni, ma posso iniziare con persone che conosco, se ci sono amiche che mi stanno leggendo, o persone che vogliono diventarlo, io sono qui.  Ricordo sempre che io sono per il tenere e non per il distruggere, pertanto, se ci sono rapporti dolorosi che voi credete valga la pena di salvare, ne parleremo insieme e vi consiglierò. Sarete sempre voi a trovare le risposte, il mio aiuto sarà discretissimo.  Potete approfittare della sezione del sito su cui sto ragionando, dedicata al tempo per sé, per rigenerarsi e recuperare risorse tramite le canzoni. Link: https://matilde-luce.webnode.it/lezioni/ . Ho notato che è stato utile a persone stressate e malate, oltre che quelle solo stressate.

Se come me vedete la fibromialgia come una presenza dentro di voi che vi distrugge, come una voi diversa e cattiva da combattere, vi autorizzo a scriverla con la F minuscola.

Queste storie che ho scritto hanno in comune Kit e una fibromialgica. C’è nel mondo una persona sensibile che vi possa accettare. Non importa se è un’amica, una parente e non un compagno. Chiunque può diventare la tua famiglia, se non ce l’hai.  Questo dovete ricordare. Certo che amo la famiglia classica e cerco di spiegare in quali casi e come, è bene salvarla, questo però, non significa che per malati speciali come noi e tanti altri, le cose non siano diverse. Quando cresci sei tu a scegliere chi è della famiglia.  Insegnate a voi o ai vostri figli quanto segue.

Qui lascio la collana in cui sono racchiusi i racconti. Attenzione al titolo e alla descrizione.  Ripetete dentro di oi queste parole e credeteci.  Viola: FIBROMIALGIA  si può fare. Storie su e per ragazze fibromialgiche forti.

In questa collana inserisco i titoli che hanno a che fare con la fibromialgia. Non si tratta di un libro medio, ma di avventure che donano molto più di quanto ci si aspetti a chi le intraprende, dove la protagonista è fibromialgica. La situazione iniziale della malata può sembrare simile perché descrivo i miei sintomi che sono rari e pesanti. Con queste storie a lieto fine voglio dire al mondo che la fibromialgia esiste e che può essere sconfitta da ben poche cose. Ciò che serve, quindi, è che gli altri se ne rendano conto e condividano con chi sta male tutto il possibile. Sarà bello vedere cosa può succedere.
La fibromialgia, vorrei dire ai malati, esiste e queste storie non servono a ricordarcelo. Queste avventure ci dimostrano che, come tutte le cose, la fibromialgia può essere sconfitta o messa a tacere, almeno per un po’.

Sei legata a uno dei tuoi personaggi in particolare? Se sì, quale e perché?
“Un po’ a tutti. Laura ha il nome di una persona che volevo ringraziare. Sapevo che avrebbe apprezzato il gesto. Ha la mia stessa malattia, il personaggio, ed ha resilienza, anche più di me. Soffro con lei il dolore della sofferenza e incomprensione di una vita legata allo stare in casa quasi sempre al buio, nella speranza che l’unico cellulare e l’unico computer che riesco ad usare non spariscano. Hakan rappresenta il bambino interiore che cerca la via d’uscita per tornare nel mondo oltre a una corazza che, spesso, è negativa a causa dei brutti incontri. Rappresenta l’amore per i genitori e la famiglia…. Feriti rappresenta il tentativo di raggiungere l’eccellenza, la perfezione, facendo tutto bene in modo che la gente capisca quanto è importante tutto. Kit è l’amore della mia vita. E’ ispirato a molte cose e l’ho modellato in un modo che solo io conosco. L’ho messo anche in questa storia, modificando alcune caratteristiche. Lui sarà sempre con me: l’escluso ma talentuoso, il non voluto perché diverso che, dopo un motivo inimmaginabile lo fa riavvicinare alla famiglia. E’ una cosa troppo bella.”

Dove trovi l’ispirazione per una storia?
“Dipende: film, libri, canzoni, cose che sento, che studio, che non mi piacciono e vorrei cambiare…”

Cosa ti ha spinto a scegliere il tuo genere letterario?
“Qualsiasi cosa io scriva, voglio insegnare con immagini e morali. Voglio realizzare i sogni di chi è come me, dando speranza.”

Quando sei in fase di stesura/creazione di una nuova storia, inserisci al suo interno qualcosa di te o preferisci un certo distacco?
“Dipende. Vorrei del distacco, ma ci sono cose che escono lo stesso. La gente cerca sempre me nei libri, io mi diverto a metterla alla prova. Matematicamente sbaglia a dire quale personaggio mi può rappresentare. In questo caso e in quello dell’altro racconto su Kit, l’ho fatto di proposito. La prima storia era nata come uno sfogo e poi è diventata altro. Questa aveva già uno scopo preciso. E’ venuto il momento di parlare della mia versione della malattia e che la curino, perché non è come quella generica che si trova su internet. Questa ha altre manifestazioni. La gente deve credere alla fibromialgia. Ah, se volete che la scriva grande, o meglio con la maiuscola, non lo farò mai: lei è mia nemica, come ho scritto nell’altra storia di Kit, lei mi odia. Sì, la fibromialgia può odiarti. Può avere una vita perché è dentro di te e ci sono varie teorie tra cui una a cui sono legata . Me la fa immaginare come come qualcuno che sta dentro di me e ogni giorno crea una lotta per vincermi, o farmi credere che ci riesca e io debba unire le briciole di vita per dire che ho vinto io . E’ mia nemica e non potendo eliminarla, l’unico modo per combattere è scriverla con la lettera minuscola.”

Self-publishing o casa editrice?
“No comment, ma so benissimo cosa scegliere. Non voglio polemiche, ognuno ha la sua esperienza. Si è liberi di fare quello che si vuole. Se volete un consiglio sulla mia esperienza, scrivetemi in privato. Nelle prime domande ho lasciato i miei contatti.”

Oltre al tuo ultimo libro, hai scritto altri romanzi? Quali?
“Libri:
* SC e la Maledizione del terzo occhio (presente al #SalTo19 Salone internazionale di Torino 2019). Link Amazon: https://www.amazon.it/dp/B09CLHKHNJ/
Per pdf e cartaceo della prima edizione, contattatemi in privato: https://www.facebook.com/emanuela.resinafont.1
*L’italiana che salvò il mondo (apprezzato dai lettori). Per la nuova edizione, contattatemi in privato: https://www.facebook.com/emanuela.resinafont.1
Su Amazon: https://www.amazon.it/dp/B09C2NB6F7/
Essendo self, appena caricherò la nuova versione sarà usufruibile allo stesso link. Stay Tuned.
*La scuola del falco (cartaceo completo, ebook sia completo che in due parti).
Su Amazon in volume unico: https://www.amazon.it/dp/B09G77CP6F/.
Prima parte: https://www.amazon.it/dp/B09BVQJW59/
Seconda parte: https://www.amazon.it/dp/B09CV9CHNY/
Anche questa storia (anche tutta) piace a chi ama il rosa, non solo la precedente.
Per la prima edizione con pseudonimo in cartaceo e il PDF della nuova, contattatemi in privato: https://www.facebook.com/emanuela.resinafont.1
*Io credo in te – salvate la scuola. Su Amazon: https://www.amazon.it/dp/1300219572/
Si può rintracciare anche su due miei canali YouTube. L’audio è lo stesso inserito nell’ebook che ho intitolato versione audioebook, quindi è uguale. La registrazione è dilettantistica ed effettuata quando stavo male, ma si apprezza lo sforzo. Per PDF e prima edizione cartacea della seconda parte, contattatemi in privato: https://www.facebook.com/emanuela.resinafont.1

Seconda parte (solo salvate la scuola): https://www.amazon.it/dp/B09BR7Y4C2/. Su Amazon. E’ l’ebook in seconda edizione del racconto più poesie pubblicato in tiratura limitata speciale con pseudonimo.

*Suor delitto una detective in convento: Suor delitto A: Novizia sotto copertura
Suor Delitto B: La scuola assassina ( collana Suor Delitto, primo libro Suor delitto A, secondo libro Suor delitto B)
*Questa voce il mondo la sente. Su Amazon https://www.amazon.it/dp/B09BR7YVSK/
Per il PDF contattatemi in privato: https://www.facebook.com/emanuela.resinafont.1
*Questo amore NON sarà mio . Scrivimi in privato per il PDF: https://www.facebook.com/emanuela.resinafont.1
Per ordinare il cartaceo: https://www.facebook.com/marketplace/item/351328593155719/

Suggerisci ai lettori uno o due romanzi da te scritti in passato…
“Eh… sceglieteli tra quelli citati sopra. Il rosa in realtà c’è in tutti i libri, quello di poesia compreso. Bisogna solo leggere con attenzione. In molti casi c’è amore puro e pudico, ma c’è.
Ho scritto in giovane età quasi tutti i libri, ma leggendoli vedrete una persona più grande, ve lo assicuro. Ogni storia è un pezzo di vita. Ho messo i link anche perché voi possiate guardare le trame ecc.”

Indipendentemente dall’editing, hai delle beta-readers o ne stai cercando di nuove?
“Non sono professioniste e sono due persone. Vorrei delle vere BETA READERS. Se volete diventarlo, scrivetemi in privato: https://www.facebook.com/emanuela.resinafont.1

Compi qualche gesto scaramantico o altro, prima di metterti a scrivere un nuovo capitolo o durante la stesura del testo? (Legarti i capelli, avere vicino un oggetto in particolare, ecc)
“Di solito no. Da piccola scrivevo con la musica di sottofondo che mi aiutava ad immaginare le scene e la colonna sonora. Proprio grazie alla musica la storia cambiava.”

Dove preferisci scrivere le tue storie? Hai un luogo preferito?
“Dipende dalla malattia, ormai. La luce, il buio, il tempo di lavoro… decide tutto. Cerco di combatterla almeno sul tempo. Spesso mi metto in una stanza da sola e scrivo su carta.”

Writing in Pink! tratta di diversi argomenti di lifestyle, oltre ai libri. Per quanto riguarda la Musica… ascolti un genere in particolare durante la stesura dei tuoi libri? Oppure preferisci scrivere in totale silenzio?
“Da piccola sì, avevo un genere anche ampio, infatti più che un genere era un repertorio. Adesso sto in silenzio, ma per le poesie e le canzoni metto la musica.”

Restando in tema musicale, quali canzoni includeresti in una ipotetica Playlist del tuo romanzo?
“Link: https://www.youtube.com/watch?v=si7ieGtDkCA&list=PLty1hXlUOmA2Xj6FelzhkIm_dqaztfRSs. Questa è la canzone che dà il via al romanzo. Uno dei personaggi è racchiuso lì dentro: la speranza.  Questa è la versione inglese: https://www.youtube.com/watch?v=oqyXObvYHJ4.

Questa storia è un po’ come Last Christmas, nel senso che si sviluppa attorno a quella canzone specifica.
Sicuramente questa troverebbe posto: https://www.youtube.com/watch?v=RJVSiUKIGIM
Anche questa: https://www.youtube.com/watch?v=1glQDn9nyCU
Aggiungerei: https://www.youtube.com/watch?v=6C6w7HXXXiA
Poi: https://www.youtube.com/watch?v=qc4VfwuViuo
Trattandosi di Befane con un po’ di rosa: https://www.youtube.com/watch?v=cALUcD3UWR0

La tua storia piacerebbe anche al pubblico di quali film o serie TV…
“La Befana vien di Note (l’1 sicuramente)
Bitter Sweet -Ingredienti d’amore
Daydreamer -Le ali del sogno
Jingle Jangle – Un’avventura natalizia
Ribelle – The Brave Disney
Encanto – Disney”

Dreamcast del tuo ultimo libro… quale attore/musicista/modello vedresti bene a interpretare i tuoi personaggi? (Puoi anche motivare le varie scelte)
“Özge Gürel: Laura
Can Yaman: Can
Necip Memili: Hakan
İlayda Akdoğan: Bella
Birand Tunca: Ferit Kaya
Tom Schilling: Christopher Walsh O’Relly
Ali Yağcı: Osman
A piacere i personaggi secondari, ci si può accordare.”

Da lettrice, cosa ti piace leggere e perché?
“Leggo quasi tutto, mi piacciono molti generi. Perché non sono una persona pretenziosa e dò più importanza al contenuto, anche se l’occhio vuole la sua parte.
In tutte le cose è difficile che ci sia qualcosa che non mi piaccia. Sono molto solare e aperta alle cose.”

Lieto fine o plot-twist?
“Dipende da cosa mi muove durante la storia. Alcune sono cambiate nel tempo.”

Quali sono i tuoi interessi oltre la scrittura?
“NE AVREI TANTI. MI PIACCIONO IL FILM E I TELEFILM, IL COSPLAY, IL TEATRO, IL CANTO…. MOLTE COSE. CONOSCETEMI E VEDRETE.”

Progetti editoriali futuri? Stai scrivendo una nuova storia?
“STAREI SCRIVENDO IL SEGUITO DI QUESTA CHE COMUNQUE è AUTOCONCLUSIVA. Vediamo cosa riesco a fare. Devo riuscire a trovare il modo di copiare da carta a pc il tutto compatibilmente con salute e studio.”

Dove possiamo trovarti online?
“Da molte parti. Se mi scrivete su Facebook in privato vi dò tutti i gruppi fan e canali YouTube. Tutto, anche quello che non centra coi libri. https://www.facebook.com/emanuela.resinafont.1

Grazie di cuore di essere stata nostra ospite su WiP!

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Biografia:
“Emanuela Molaschi.
Vive a Lodi, ma è nata a Sant’Angelo Lodigiano il 28 febbraio 1993.
Con pseudonimo Helen Liz, nel 2008 e 2009 scrive e pubblica con Nuovi Autori un racconto “SPIRAGLI 68” e il romanzo “Salvate la scuola”, che conteneva anche poesie. Attualmente, dopo corsi di lingua, di canto e di teatro, ha tentato la strada della YouTuber per passione con ben due canali con molti followers. Tra self publishing ed editoria ha all’attivo 7 titoli. Ha, infatti, pubblicato con uno pseudonimo differente un romanzo intitolato “La scuola del falco”, questo è avvenuto nel 2011. Lo pseudonimo scelto è Nina Campitelli. Nello stesso anno ha partecipato al blog “Diamo merito al talento” di Lombardia Brillantimenti 2011 con lo pseudonimo Helen Liz. I brani sono ancora visibili. Nel 2018 ha pubblicato col proprio nome un fantasy intitolato “SC e la maledizione del terzo occhio,”, edito con Kimerik come prima edizione. Al momento è malata con gravi problemi visivi e problemi con il sole. È fibromialgica.
Ha dato le sue opere più note al Centro Internazionale del Libro Parlato Adriano Sernagiotto per farne audiolibri per chi ha difficoltà come lei.
Diverse sue poesie, tra cui rielaborazioni di vecchie opere, saranno presenti nell’antologia “M’illumino d’immenso 50” edita da Pagine.
Titoli attuali dell’autrice:
* SC e la Maledizione del terzo occhio (presente al #SalTo19 Salone internazionale di Torino 2019)
*L’italiana che salvò il mondo (apprezzato dai lettori);
*La scuola del falco (cartaceo completo, ebook sia completo che in due parti);
*Io credo in te salvate la scuola;
*Suor delitto una detective in convento: Suor delitto A: Novizia sotto copertura
Suor Delitto B: La scuola assassina ( collana Suor Delitto, primo libro Suor delitto A, secondo libro Suor delitto B)
*Questa voce il mondo la sente (canzoni e poesie)
*La Befana Vien dal Nord.”

Altro…
“Sto facendo leggere per le persone con difficoltà nella lettura i miei libri. Ne trovate alcuni già registrati su Centro Internazionale del Libro Parlato A. Sernagiotto.”

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Aura Conte

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