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Intervista all’autrice: J.J. Lane

Buongiorno, lettori di Writing in Pink!

Con qualche giorno d’anticipo rispetto al solito, oggi ha deciso di raccontarsi al nostro blog una nuova autrice, il cui libro è stato pubblicato solo 10 giorni fa: J.J. Lane!

Raccontaci qualcosa di te J.
Sono un animo anti-romantico che scrive storie d’amore nel poco tempo libero, per il resto sono una consulente assicurativa e finanziaria sociopatica. Insomma un mix di contraddizioni XD

Come e quando è nato il tuo amore per la scrittura? Ero veramente piccola. A 5/6 anni lessi con fatica il Ritratto di Dorian Gray, che in realtà stava leggendo mia sorella maggiore come compito per le vacanze, scoppiai a piangere alla fine del romanzo e da lì non ho più smesso. Ero una bambina un po’ strana che giocava con i suoi amici invisibile, leggeva e scriveva favole. In pratica vivevo in un mondo tutto mio. E la cosa non è molto cambiata, tranne per gli amici invisibili XD.

Qual è il genere letterario dei tuoi libri? I grandi classici e le raccolte di poesie. Ai romanzi rosa e fantasy mi sono avvicinata un po’ tardi verso i venti anni.

Di cosa tratta il tuo ultimo libro? Count With Me tratta la storia di sei ragazzi (tre maschi e tre femmine) che si troveranno a vivere in modo forzato e inaspettato sotto lo stesso tetto. E da qui incontriamo i nostri protagonisti: Electra, genio matematico con la sua sindrome ossessiva-compulsiva per l’ordine, e Gabriel che di regole non ne ha e si diverte, inizialmente, a fare impazzire Electra con scherzetti di ogni tipo. Un vero hate to love che si tramuterà in un viaggio di crescita personale per entrambi e in modo inaspettato, perché come dirà Electra: “Ho trovato la mia costante nella variabile più imprevedibile di tutte”.

Dove possiamo trovarlo? Su Amazon e Kindle Unlimited: https://amzn.to/3CLe75K

Scegli tre aggettivi per descrivere la tua protagonista. 1) Ordinata (data la sua sindrome), 2) schematica (per la medesima ragione) e 3) fragile (questo non posso spiegare il perché, dal momento che questa è una storia in cui anche la sua sindrome ha una ragione).

Scegli tre aggettivi per descrivere il tuo protagonista. 1) Istintivo (agisce più di pancia seguendo il concetto del carpe Diem) 2) responsabile (si preoccupa di aiutare sua madre rimasta vedova e i suoi tre fratellini contribuendo al mantenimento) 3) dolce (dietro quella scorza da diavolo che fa impazzire Electra c’è davvero un angelo a modo suo che è pronto sempre a proteggere le persone a cui tiene e ad aiutarle).

Dove è ambientato il tuo libro? C’è un motivo dietro tale location? San Francisco. No, non c’è una motivazione precisa. Inizialmente lo volevo ambientare a Chicago dove sono stata, poi ho deciso di farlo in un’altra città americana che non conoscevo e in cui mi piacerebbe andare (viaggio e amo viaggiare molto).

Il tuo libro è ambientato in un periodo dell’anno in particolare? Autunno.

Sei legata a uno dei tuoi personaggi in particolare? Se sì, quale e perché?
Indubbiamente Scarlett ed Hector sono i miei pupilli prediletti, un po’ perché rappresentano il mio modo di essere: sono una sociopatica nerd c’è Hector che dà risposte alla Scarlett la cui sanità mentale è decisamente dubbia. E poi loro sono veramente l’hate to love per eccellenza.

Dove trovi l’ispirazione per una storia? Ho l’abitudine di andare a correre la mattina presto ed è lì con l’asfalto sotto i piedi e la musica nelle orecchie che mi chiudo nel mio mondo e lascio creare la mia mente ciò che vuole. La scrittura per me è sempre stata una forma di liberazione. Un angolo di mondo dove rifugiarmi e sognare.

Cosa ti ha spinto a scegliere il tuo genere letterario? Penso sia stata una casualità, o forse il mio essere così poco romantica, essendo una contraddizione vivente.
Quando sei in fase di stesura/creazione di una nuova storia, inserisci al suo interno qualcosa di te o preferisci un certo distacco? Rarissimamente c’è qualcosa di me. Ogni tanto sì (vedi Hector e Scarlett) o alcune emozioni se le devo descrivere cerco di rivivere qualcosa di simile che ho provato, ma preferisco mantenere un certo distacco perché per me è come se i miei personaggi fossero entità autonome che si muovono e fanno le loro scelte nella mia mente coerentemente con il loro modo di essere, non il mio.

Self-publishing o casa editrice? Al momento rispondo Self.

Indipendentemente dall’editing, hai delle beta-readers o ne stai cercando di nuove? Sì, ho una mia collega di lavoro, nonché amica, nonché una sorta di sorella maggiore che mi fa da beta Reader. Lei e il mio compagno sono le uniche due persone della mia vita quotidiana che sanno che scrivo, e le devo tantissimo per avermi sostenuta in questo viaggio.

Sei abituata a compiere qualche gesto scaramantico o altro, prima di metterti a scrivere un nuovo capitolo o durante la stesura del testo? Fumare. Lo so che non è una bella cosa, ma prima di iniziare un capitolo fumo una sigaretta e talvolta mi metto in po’ di musica di sottofondo.

Dove preferisci scrivere le tue storie? Hai un luogo preferito? No, scrivo un po’ ovunque. Sul letto forse di più.

Writing in Pink! tratta di diversi argomenti di lifestyle, oltre ai libri. Per quanto riguarda la Musica… ascolti un genere in particolare durante la stesura dei tuoi libri? Oppure preferisci scrivere in totale silenzio? In alcuni momenti preferisco il silenzio in altri uso la musica, che non è per nulla leggera e direi in contrapposizione, come sempre, con il silenzio a cui ricorro ogni tanto. Ascolto rock, metal e grunge.

Restando in tema musicale, quali canzoni inseriresti in una ipotetica Playlist del tuo romanzo? Why are you here di Machine Gun Kelly. Free dei Broods. Monster degli Skillet. Light a fire di Rachel Taylor. Never too late dei Three Day Grace. E mi fermo qui perché potrei continuare all’infinito.

La tua storia piacerebbe anche al pubblico di quali film o serie TV…
Direi quelli che guardano The Big Bang Theory.

Dreamcast del tuo ultimo libro… quale attore/musicista/modello vedresti bene a interpretare i tuoi personaggi? Gabriel=Jonny Edlind. Electra= Bridget Satterlee. Scarlett=Emily Donato. Hector=Kenneth Bek. Juliette=Scarlett Leithold. Tristan=Axel Pons.

Da lettrice, cosa ti piace leggere e perché? Romanzi rosa, i grandi classici e le raccolte di poesie.

Lieto fine o plot-twist? (Motivazioni incluse) Dipende dalla storia. Sono convinta che ogni storia è a sé perché i personaggi sono diversi e ad alcuno romanzi calza il lieto fine e ad altri il plot-twist. Non so come spiegare, ma per me sono i personaggi che decidono la storia e il finale. Quello è il loro mondo. Noi scrittori gli diamo solo una dimensione in cui muoversi.

Quali sono i tuoi interessi oltre la scrittura? Musica e corsa.

Progetti editoriali futuri? Stai scrivendo una nuova storia? Sì, mi sono già rimessa all’opera, ma per ora non posso dire nulla.

Dove possiamo trovarti online? Su Instagram: j_j_lane e su facebook: J.J.Lane autrice

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Aura Conte

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